Il concetto di parola chiave è diverso per la SEO rispetto al significato che aveva qualche anno fa.
Rimane sempre al centro del progetto di ottimizzazione e posizionamento di una pagina web(testo e elementi media) e al grido di content is the king è comunque un elemento importante vai fini di fare una buona SEO.
MA dove e come trovare le parole chiave giuste per l’argomento che devo sviluppare?
Il discorso giusto è parlare al plurale. Parole chiave e non parola chiave.
Ormai Google (ma anche molti degli altri motori di ricerca) sono ad un livello di comprensione del testo molto elevato, in modo di valutare il posizionamento di un contenuto per un set di parole e non per una singola frase principale come si poteva pensare anni fa.
Lo strumento maggiormente “fresco”: Google Suggest
Il primo step di ricerche che faccio per determinare quali parole chiave usare nel contenuto che voglio posizionare lo faccio usando la testa e il motore di ricerca stesso.
Vado su Google, effettuo una ricerca per il potenziale titolo che voglio dare al mio contenuto, oppure usando la chiave frase principale da mettere nel titolo.
I risultati che ottengo sono 8 suggerimenti correlati a fine pagina della SERP e, qualora la ricerca preveda delle domande frequenti, anche delle domande vere e proprie che possiamo definire come le domande richieste maggiormente dagli utenti per quello argomento. Google le elenca con la frase
Le persone hanno chiesto anche
Ma perché iniziare prima con il motore di ricerca e non usare subito i tool, gli strumenti di analisi chiave SEO?
Dapprima di può pensare che si fa una scelta di opportunità. È gratis quindi parto da quello.
In verità io ne faccio una scelta di freschezza delle chiavi correlate.
Google indica i suggerimenti e le domande correlate all’argomento che cerchiamo perché fanno parte delle chiavi correlate che sono maggiormente ricercate intorno all’argomento che noi manifestiamo cercando una determinata frase chiave all’interno della casella di ricerca.
Ed è influenzato da tanti fattori, come la geolocalizzazione di chi cerca, la ricerca vocale degli assistenti(Google Assistant) e la ricerca vocale degli smartphone o altri dispositivi. Siccome il nostro amico motore di ricerca cerca sempre di dare la risposta migliore alle nostre ricerche, i suggerimenti che da per farci completare l’intento sono sempre più pertinenti, completi, evoluti.
Tool gratuiti per le ricerche chiavi: i più efficaci(secondo me)
Keyword Planner Tool di Google ADS
Uno strumento gratuito che ci da molte indicazioni e suggerimenti correlati all’argomento principale che gli diamo in pasto è lo strumento pianificazione delle parole chiave di Google ADS. E si tratta di un tool completo che ci da anche altri suggerimenti utili, come volumi di ricerca mensili per ciascuna chiave, costo per clic nella console di Google ADS e competitività della chiave(e quindi anche del settore di appartenenza dell’argomento trattato). Questi dati ci permettono oltre che fare la lista della spesa delle chiavi che dovremo poi trattare all’interno del contenuto della pagina che competerà per quelle ricerche, ci danno la possibilità anche di scegliere quali lavorare e quali no, in base proprio alla difficoltà trasmessa dai dati stessi: situazioni in cui una parola chiave ha concorrenza alta saranno quelle in cui la chiave risulta quindi difficile da posizionare. Viceversa in caso di bassa competitività la chiave sarà più posizionabile e i competitor meno “importanti” e più facili da scalzare nelle posizioni di testa.
Nota: Per poter utilizzare il Keyword Planner Tool di Google ADS è necessario attivare un account Google ADS e arrivare a mettere in pausa una campagna di partenza. Questo prevede che inseriamo un metodo di pagamento valido(carta di credito a circuito o conto corrente bancario) il tutto senza effettivamente pagare nulla per usarlo.
Answer The Public: il passepartout di ogni blogger o aspirante blogger
Answer the public è uno strumento gratuito che permette di estrarre partendo da una frase chiave o parola chiave tutte le chiavi correlate, domande correlate, in tutte le declinazioni possibili e immaginabili. Praticamente se inseriamo una chiave generica tira fuori una serie di chiavi numerosissime che permettono in sostanza di organizzare le frasi chiave cosiddette “a coda lunga” per argomento, per tipologia e topic secondario, in maniera di realizzare spesso con una sola ricerca un piano editoriale completo su di un argomento specifico. In genere lo uso proprio per pianificare ciò: piani editoriali di blog per attività in partenza, analisi della completezza di un sito, fatta confrontando i risultati del tool con gli articoli/pagine effettivamente inseriti all’interno del sito da analizzare.
Answer the Public è gratis fino a due ricerche al giorno, mentre renderlo illimitato costa 99 Dollari al mese, dato al momento della stesura di questo contenuto.
Tool SEO Completi: Non solo ricerca parole chiave
Un altro strumento(almeno uno) che non può mancare nella faretra del buon SEO è un tool che permette di misurare i posizionamenti dei siti web, fare una comparazione con i siti competitor e darci uno scenario “a colpo d’occhio” con dati sintetici aggregati e anche facilmente consultabili. Questo è il compito svolto da tutti i SEO Tool completi, che vanno oltre alla semplice analisi aggregata delle parole chiave, difficoltà, opportunità e volume. Analizzano anche il numero di link in entrata e forniscono la FORZA dei siti concorrenti, per farci un’idea con facilità di consultazione della portata del lavoro che ci attende per arrivare nelle posizioni di testa, la tanto ambita prima pagina. Ne elenco alcuni, sperando di non dimenticare i migliori:
- Seozoom
- Semrush
- Ahrefs
- Moz
Una menzione a parte la faccio per Ubersuggest di Neil Patel, uno strumento mediamente completo molto usato da SEO Specialist e consulenti Google ADS.
Google Search Console: il suggeritore di parole chiave che non ti aspetti
Lo strumento SEO per eccellenza nell’ecosistema di Google è Google Search Console. Un tool gratuito fornito proprio da Google stesso che ci aiuta a dialogare con il motore di ricerca per fargli capire cambi, aggiornamenti di contenuti e comprendere come Google interpreta gli errori o le cose giuste presenti all’interno del nostro sito web.
Limitandoci a considerarlo per le parole chiave, Google Search Console misura per quali chiavi il nostro sito è visibile, in quali posizioni appare per ogni tipo di ricerca e ci permette di interpretare anche se è necessario realizzare contenuti specifici per chiavi che non avevamo considerato durante l’analisi e la stesura del contenuto che volevamo posizionare. Relativamente a tutte le caratteristiche di Google Search Console gli dedicherò un contenuto interno specifico e dettagliato.
Parole chiave a volume zero o n/a(non disponibile)
Le parole chiave che i tool SEO non percepiscono, i cui volumi non sono indicati vanno effettivamente interpretati usando la nostra testa e il nostro buonsenso ed esperienza. Si tratta spesso infatti di chiavi cosiddette “predittive”, nel senso che stanno per avere volumi alti o li hanno già, ma i tool di analisi non sono ancora arrivati a misurarle. Questo accade quando si crea un altro modo di cercare un argomento specifico, oppure quando esce fuori un topic improvvisamente ricercato ma “temporaneo”. Vanno assolutamente valutate, ovviamente in base ai nostri obiettivi, ma non trascurate perché non hanno volume. Semplicemente il tool SEO che stiamo osservando non rileva i volumi reali per quelle chiavi.